Lombardia Oggi – Domenica 4 Giugno 2000 di Fabrizio Rovesti

Giannetto Bravi a Villa Pomini di Castellanza – Revival dal Vesuvio.
Un revival di trent’anni fa, costruito con i ricordi di un’esperienza indimenticabile e con il desiderio di trasmettere un messaggio che sia sociale e artistico allo stesso tempo, impegnerà fino al 18 Giugno le sale di Villa Pomini a Castellanza. Qui infatti Giannetto Bravi ha portato tutto il suo bagaglio di memorie: tanti ricordi legati alla sua giovinezza e anche all’ormai lontana “Operazione Vesuvio” promossa dalla mente di un intraprendente Pierre Restany.
Lungi dal trattarsi della semplicistica riesumazione di un passato personale, nonostante l’eco artistica che lo ha visto spesso ospite gradito in numerose manifestazioni regionali, “Vesuvio. Paesaggio di vita e di morte. 1972-1990” offre ai visitatori uno scorcio nostalgico di una realtà, che è quella arida e tuttavia brulicante di storia e di cultura posta alle pendici del noto vulcano, sentita ancora a distanza di tempo ricca d’immagini (gli affreschi pompeiani disposti in serie, quasi a comporre involontariamente un motivo decorativo) e di reperti (le pietre raccolte sulla cima del Vesuvio e “invaligiate” per sempre).
Il tutto presentato in una mostra che, nonostante ricordi, volutamente l’impresa artistica del 1972 mossa da Restany in opposizione all’ennesima speculazione edilizia nel territorio intorno al capoluogo napoletano, non manca di garantire al visitatore la suggestione del vissuto, dell’amato, del sentire estetico.