“Giannetto Bravi. Il tempo a modulo variabile”, Pinacoteca Comunale “Cesare Belossi”, Varallo Pombia

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Pinacoteca Comunale “Cesare Belossi” Villa Soranzo, “Giannetto Bravi. Il tempo a modulo variabile”, Varallo Pombia (Novara), 2010, a cura di Fabrizio Parachini

Il tempo a modulo variabile. La mostra, a cura di Fabrizio Parachini, presenta opere corrispondenti a tre momenti precisi del percorso dell’artista, colte nella loro relazione con il fattore ”tempo” inteso come primaria entita’ generatrice e costitutrice. Dai lavori realizzati a Napoli tra il 1969 e il 1974 alle creazioni piu’ recenti.

Dal 1966, anno del suo esordio sulla scena artistica nazionale, Giannetto Bravi ha realizzato e consegnato al pubblico numerose opere e operazioni che, pur nella loro varietà, si sono dimostrate espressione di una poetica lucidamente coerente e fortemente caratterizzata sia nei contenuti che nelle forme. Si può affermare con una certa sicurezza che il suo lavoro ha trovato fondamento nei modi e nei “processi” di quella “concettualità artistica” delineatasi in questi ultimi decenni, ma si è sviluppato lungo una personale direttrice che non nega recuperi di memorie immaginali dalle determinanti implicazioni affettive.
La mostra vuole presentare le opere corrispondenti a tre momenti precisi del percorso di Giannetto Bravi colte nella loro relazione con il fattore “tempo” visto come loro primaria entità generatrice e costitutrice: un tempo che fluisce e si frammenta acquistando svariate forme e valenze e che può essere suo malgrado un serbatoio di immagini usate e usabili di un mondo che è già trascorso ma vivo.
Saranno visibili le prime opere realizzate a Napoli tra il 1969 e il 1974 (periodo importante per l’affermarsi dell’artista), sia quelle oggettuali dai forti contenuti simbolici come le Valige Bravi Portabulloni e Portacatene sia quelle legate all’Operazione Vesuvio intrapresa in risposta a un’idea del critico francese Pierre Restany; due “Quadrerie d’Arte” a esempio dei risultati sempre transitori di un progetto iniziato nel 2002 ma in continuo divenire, fatto conoscere per la prima volta con una mostra alla Galleria Milano nel 2003 (Quadreria d’Arte Antica) e che ha avuto la sua maggiore espressione nella mostra del 2007 al Museo di Capodimonte (Museo di tutti i Musei) e, per concludere, le creazioni più recenti realizzate assemblando quegli oggetti che stanno alla base del moderno “merchandising” da museo come matite, gomme, spille, blok-notes e “gadget” vari.